LAURA CAPUOZZO

TU35 2016 – Guardare il mondo di oggi e immaginare quello di domani

TU35 Premiazione del progetto vincitore e dibattito pubblico sull’arte emergente in Toscana

Il 6 dicembre 2016 il Centro Pecci ha promosso un dibattito pubblico sul tema della promozione e le modalità del sostegno all’arte emergente in Toscana, collegato alla rassegna TU35 realizzata a Officina Giovani negli Ex Macelli di Prato nell’ambito del progetto di iniziativa regionale “Toscanaincontemporanea 2016”.

Nell’occasione, alle ore 18.00 è stato consegnato il Premio TU35 / 2016 a Irene Lupi, artista livornese presentata da Laura Capuozzo con un testo critico nel catalogo LA FINE DEL MONDO, che accompagna la mostra collettiva con cui il Museo Pecci di Prato ha festeggiato la riapertura ed è edito da Silvana Editoriale.

 

Irene Lupi

(Livorno, 1983)

Fünfhundertsechzig, 2016

Vinile (sound) e proiezione video (color, 12”)

Irene Lupi esplora la dimensione della performance senza capricci estetizzanti, sostenendo concretamente il ruolo sociale dell’arte con una prassi artistica che salda il rapporto tra creazione e narrazione.

L’artista, che ha integrato la formazione accademica a Firenze e Bilbao con una residenza presso il Siena Art Institute, segue una ricerca antropologica che ingloba percezioni collettive e rimandi autobiografici (Come sé) anche quando valica i confini territoriali (Eurolit). Il senso identitario e di appartenenza implicano una “responsabilità mnemonica” che mette in gioco link associativi tra la storia vissuta e il valore simbolico di oggetti e materiali (Coefficiente H), la cui ricollocazione temporale invita ad un’ azione percettiva comune che traccia una mappa esperienziale personale e comunitaria (Open Space, La Quercia nera). Tra le mostre recenti: “Avviso di Garanzia, Fuori Uso”, a cura di G. Di Pietrantonio e S.Ciglia (PE); “Motivi di Famiglia”, a cura di P. Toffolutti, Villa di Toppo Florio (UD).

Fünfhundertsechzig (2015) è un lavoro sonoro e performativo che indaga l’incrocio tra memoria storica e identità collettiva che si attualizzano nel presente grazie all'uso e alla contaminazione di old e new media, quali un vinile e una video proiezione. Il brano di elettronica-dubstep remixa, con la collaborazione del sound engineer JQR Alessandro Ielo, suoni di vita agricola odierna di un partigiano, mentre la traccia canora fonde le interviste a 5 partigiani e un superstite di Sant’Anna di Stazzema con un canto della resistenza. Attraverso immagini e sonorità l’artista si propone di colmare le distanze generazionali e far riflettere sul ruolo non solo testimoniale degli anziani ma prospettico su stili di vita futuribili.

Laura Capuozzo


TU35 / 2016

Guardare il mondo di oggi e immaginare quello di domani

13 ottobre—11 dicembre 2016

TU35 / 2016 Guardare il mondo di oggi e immaginare quello di domani

Gli eventi espositivi di TU35 / 2016 hanno voluto dare seguito alla prima mappatura regionale dell’arte emergente in Toscana effettuata nel 2015 attraverso undici appuntamenti espositivi, suddivisi per ciascuna delle dieci province toscane (con due per il capoluogo Firenze) e presentati negli spazi di Officina Giovani agli Ex Macelli di Prato, che hanno coinvolto 120 artisti e 25 curatori Under 35 attivi in Toscana, coadiuvati da 5 critici affermati con la supervisione generale e il coordinamento operativo del Centro Pecci.  Al nuovo bando lanciato nell’estate 2016 hanno risposto 133 giovani artisti, chiamati a interpretare i temi proposti dalla mostra inaugurale del Centro Pecci, La fine del mondo, con l’intenzione di stimolare una presa di coscienza della condizione di incertezza in cui versa il nostro mondo e una riflessione sugli scenari che ci circondano, sul futuro che potremmo immaginare.

I progetti artistici più interessanti proposti per TU35 / 2016 sono stati pre-selezionati a Officina Giovani da una commissione di curatori del territorio toscano: Filippo Bigagli, Laura Capuozzo, Annalisa Foglia, Carolina Gestri / Francesca Vason, Alessia Lumini, Stefania Margiacchi, Margherita Nuti, Gabriele Pantaleo, Gino Pisapia, Stefania Rinaldi, Chiara Ruberti, Trial Version, Serena Trinchero, Saverio Verini, Špela Zidar, hanno indicato le loro preferenze per venticinque progetti artistici. Nella stessa occasione i progetti pre-selezionati sono stati sottoposti alla valutazione dei critici Giacomo Bazzani, Lorenzo Bruni, Pietro Gaglianò, Matteo Innocenti e Alessandra Poggianti, che hanno scelto dieci opere da realizzare.I dieci lavori selezionati, realizzati ed esposti a Officina Giovani, sono quelli di: Paolo Ciregia, Arbër Elezi, Roberto Fassone, Irene Lupi, Gabriele Mauro, Mona Mohagheghi, Maria Montesi, Antonio Theo Pini, Namsal Siedlecki, Virginia Zanetti.Gli altri progetti segnalati, non realizzati ma anch’essi presentati a Officina Giovani, sono quelli di: Nilo Australi, Antonio Barbieri, Francesco Basini Gazzi, Sofia Bteibet, Silvia Coppola, Gaetano Cunsolo, Helena Hladilová, Lori Lako, Pietro Manzo, Luca Mauceri, Jacopo Nocentini, Olga Pavlenko, Ettore Pinelli, Anna Rose, Luca Stefanon.

 

 

 

Pubblicato da lauracapuozzo

Curatrice e critica d'arte - ricercatrice culturale e docente Il mio lavoro e la mia ricerca si concentrano sulle relazioni tra diverse forme artistiche contemporanee e i loro rapporti con le tecnologie emergenti, dall’impatto dei media digitali sull’attività artistica alle arti "biotech".